NEWS // 20.06.2016

SMART WORKING, COS'E' E COME SI REALIZZA?

Il JobsAct (L. 78 - 2014) contiene la regolamentazione dello smart working , anche detto "lavoro agile". Ma di che cosa si tratta e come si realizza in pratica. Va premesso innanzitutto che non si tratta di una nuova tipologia contrattuale ma di una disciplina finalizzata a promuovere "le forme flessibili del lavoro agile allo scopo di incrementare la produttività del lavoro e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro."

Di fatto lo smart working consiste in una prestazione di lavoro subordinato che può essere eseguita in parte all'interno dei locali aziendali e in parte all'esterno, entro i soli limiti di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva. Al fine di rendere la prestazione lavorativa migliore il lavoratore può utilizzare strumenti tecnologici assegnati dal datore di lavoro. Si tratta, quindi, di una nuova forma di svolgimento del lavoro che riesamina in modo totale come organizzare la giornata o la settimana lavorativa di ogni singolo dipendente.
Le nuove tecnologie (Internet, nuovi computer, telefoni satellitari, ecc.) rendono non più fondamentale essere sempre presenti fisicamente in ufficio. Si basa su due principi fondamentali:
a) la fiducia nelle persone e nella loro capacità di raggiungere gli obiettivi concordati;
b) la capacità organizzativa delle persone.

Le potenzialità per il datore di lavoro si traducono in una maggiore efficienza della struttura organizzativa ed un aumento della produttività. Infatti, in base alle ricerche condotte dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano è emerso che:
  • i lavoratori coinvolti in progetti di smart working hanno risparmiato in media 176 ore all'anno per gli spostamenti, con conseguente guadagno di tempo da dedicare alla famiglia o ai propri interessi;
  • parallelamente le aziende hanno osservato un incremento della produttività di circa il venti per cento, con una contestuale diminuzione fino al trenta per cento dei costi di gestione degli uffici.

    È doveroso comunque premettere che lo smart working è realizzabile solo a fronte di un cambiamento culturale e una revisione dei processi organizzativi che richiedono lo studio e l'applicazione di nuove competenze, quali la gestione per progetti o per risultati, la gestione a distanza di team di lavoro con la valorizzazione dei processi di collaborazione, il knowledge management.
    In base al Jobs Act l'esecuzione della prestazione lavorativa deve essere disciplinata da un accordo scritto tra le parti. Il datore di lavoro deve, inoltre, adottare misure atte a garantire la protezione dei dati utilizzati ed elaborati dallo smart worker. La retribuzione deve essere identica a quella degli altri lavoratori che svolgono le medesime mansioni all'interno dell'azienda.

    Sintetizzato da: http://www.fiscoetasse.com/approfondimenti/12568-smart-working-cos-e-come-si-realizza.html